Bruna Carlevaro Sbisà (Poeti nella Società)

Similitudine cercata voluta quella di Fabio Clerici, i cui versi cadono semplici, puri e concreti ad esporre il proprio pensiero. Il poeta forte delle proprie esperienze le trasmette attraverso la poesia. Trapela talvolta una lieve malinconia, una latente nostalgia per i luoghi dove è nato, dove è vissuto e il forte desiderio di ritrovarsi ancora tra i suoi monti, nella casa avita tra le persone che gli furono e sono care. “Eremita dell’anima sfuggo nella baita in fondo al bosco…”. La vita gli ha imposto forse di lasciare l’amata quotidianità, ma restano i ricordi “Riparto da qui nel dolce sorriso di un affetto sincero, del profumo del legno di montagna, dell’abbraccio della mia anziana madre e con il saluto del mio stanco padre“. Un pensiero di solidarietà per chi vive in povertà e per loro l’animo del poeta è dolente. “E trovo respiro nella natura, trovo senso nell’immergermi in quella campagna, l’occhio scruta le verdi fronde e appaga l’animo...”. Desiderio infinito di aiutare il prossimo, di condividere e annullare le umane sofferenze “Basterebbe guardarti negli occhi per condividere le tue sofferenze, basterebbe una parola per lenire il disagio, basterebbe una mano tesa per il semplice consolare“. E poi ancora nostalgici ricordi dell’infanzia, della casa che ha racchiuso i suoi sogni adolescenti. “L’ho sognata in quelle notti la mia casa nel bosco, profumo di povero cibo racchiude i sogni e annulla i miei pensieri…“Frammenti accorati di un vissuto colmo di nostalgica malinconia “Sai com’era il mio Natale figlio mio? Felice il sorriso dei miei genitori e nel ricordo di piccoli doni di legno creati…” E l’avvicendarsi delle stagioni negli intensi versi di Fabio Clerici, l’amore per la natura, per la famiglia, per le persone amiche, per i meno fortunati, per gli anziani. “Respiro il caldo sole e il tepore mi bacia l’anima…Scorre il lento canto di cristallino fiume…“Immagini di un tempo trascorso ma non obliato. Sentimenti, emozioni vive e sentite, un complesso di pregiati tesori dischiusi dalla mente ma soprattutto dal cuore dell’eclettico poeta che sanno donare al lettore sensazioni stupende e forse sconosciute.