Pacifico Topa

Questa silloge poetica di Fabio Clerici è intrisa di sentimento, di passione, di emozioni, ma anche di generosità; egli s’immedesima degli eventi senza assumere il ruolo di presuntuoso protagonismo ma, piuttosto, di umile cireneo costretto ad affrontare le traversie della vita facendo affidamento soltanto sulle sue capacità di logica reazione e sulla forza che può dare una fede profonda. La poesia di Clerici è quanto mai intimistica, personalizzata, oserei dire, ingerita completamente in maniera convincente; essa esprime il suo modo di pensare e di vedere la realtà, senza infingimenti, solo alla luce di quei principi sani che egli ha assimilato dalla personale esperienza vissuta intensamente. I suoi versi hanno il merito di scolpire l’argomento prescelto con quella maestria linguistica che non tutti hanno; una poesia raffinata, metaforicamente pregevole, che riesce a far vibrare le corde intime dell’essere. Questo autore ha in sé il carisma del vero poeta che riesce a dare all’argomento quella valenza contenutistica che lo rende accattivante. Al fondo di ogni composizione c’è, più o meno espresso, l’amore, quel sentimento che alloggia nelle sue poesie come dna personale. “Scorre sul veloce treno / il film della mia vita / dall’animo profondo / sopite sensazioni / profumi conosciuti.” da “Silenzio”. Da questi versi si può dedurre quello che è il vero senso della personalità di Clerici, un misto di realtà e di ricordi, accenni a momenti felici passati che hanno lasciato il segno. Estrapolo dalla composizione “Senso della vita” nella quale l’autore dice: “Giorno dopo giorno / dare un senso alla vita / guardare l’intimo dolore / ascoltare, non giudicare / il pensiero riconduce / a trascorsi silenzi / che tu non coglievi”. Anche in questo caso l’autore conferma la sua razionalità logica, vagliando quelli che sono gli effetti delle cose che si avvicendano, ma poi, come è sua consuetudine, rievoca momenti di doloroso silenzio “che tu non coglievi”, un accenno alla incomprensione. Queste sue estrinsecazioni sono una ulteriore conferma di una vitalità esistenziale che Clerici immortala con questa raccolta di versi, specchio di un animo molto sensibile, intensamente innamorato delle persone care che gli sono vicine, o che sono passate a miglior vita.