Fulvio Castellani (Poeti nella società)

Nella prefazione editoriale si può leggere che la silloge di Fabio Clerici si caratterizza per uno “stile accurato” e una “forma elegante”, cui si aggiunge un “linguaggio ricercato e sapiente”. Seguendo i versi che, scandiscono il percorso di “Dedicato a te” si ha modo, in effetti, di rinvenire tutto ciò e di conseguenza di gustare alla grande le descrizioni e i momenti clou che nascondono a tu per tu con il vivere quotidiano, con i risvolti magici dell’amore, con l’armonia intima, con quella composta accettazione delle piccole e grandi verità che ognuno di noi si trova a miscelare…. Fabio Clerici, del resto, non a caso ha ricevuto dei preziosi riconoscimenti in alcuni concorsi letterari e non a caso le sue poesie sono state ospitate in volumi antologici. Dice apertamente e con estrema chiarezza, che “giorno dopo giorno” bisogna “dare un senso alla vita/ guardare l’intimo dolore/ ascoltare, non giudicare“….Scrive, e con una velata malinconia, rivolgendosi alla persona che ha amato: “Posso stanotte sognarti/ e irrealmente abbracciarti/ ma tu non sei qui con me;/ potrò un giorno sentirti/ ma non sarai più con me“….Versi caldi e struggenti, questi versi che evidenziano il nitore affettivo di un poeta che sa e riesce a leggersi dentro, a osservare il turbillon di una realtà non sempre gratificante, a cogliere il profumo delle stagioni e dei ricordi dando un senso preciso alla vita, al destarsi al mattino, all’inseguire il tempo per trovare un rifugio in cui spalancarsi alla gioia o quantomeno ad una serenità interiore nel segno di una rinnovata fiducia e speranza. Caratteristica della poesia di Fabio Clerici, lo ribadiamo, è la chiarezza, la felice impostazione dei versi e delle parole, il ricorso alle metafore, al veicolare spontaneità e saggezza, al segnare dell’io di chi legge armonia e mosaici non mai emblematici e fuggevoli. Come a dire che i suoi messaggi, le sue esternazioni autobiografiche fanno il pari con la padronanza delle parole e con l’agile svilupparsi dei versi, dei turbamenti, dei silenzi, degli eventi “nella speranza di essere domani/ ancora protagonista/delle mia emozioni.