Marzia Carocci (critico recensionista letterario)

Un itinerario di emozioni è quello che ci propone Fabio Clerici con questa silloge poetica.
Liriche che con parole nuove, e dotate di una semantica particolarmente descrittiva ci propone con eleganza regalandoci emozioni “visive”in un immaginario che si apre in tutto il suo splendore in una sorta di policromie e musicalità. Il libro si compone essenzialmente in tre parti.
I viaggi che l’autore ha realmente fatto, egli ne racconterà con maestria di versi ben costruiti, i luoghi, i paesaggi, gli edifici ; emergeranno dalle righe cartoline dalle quali sprigioneranno i profumi, i rumori, le sfumature; sentiremo le emozioni , le riflessioni e gli incanti ch’egli ha assimilato nei suoi itinerari.
I territori da lui “assaporati” con il cuore, con l’interiorità saranno per il lettore luoghi aperti all’immaginario, poiché Fabio Clerici riesce a darne i contorni e le particolarità creando un ponte fra gli occhi che hanno visto e il materializzare nero su bianco l’esperienza emozionale vissuta.
La seconda parte del volume, è quella introspettiva dove vi saranno quei viaggi mentali ,quei voli pindarici che ogni uomo cerca per trovare l’essenza della vita stessa.
Qui vi saranno riflessioni e quesiti, rimembranze e nostalgie cullate. Passi delicati e graffi dell’anima dove l’uomo in quanto umano mostra nella sua nudità di apertura interiore.
Fra le righe, il poeta spazierà fra tormenti ed emozioni, fra certezze e speranze, qui tutta l’essenza dell’uomo, prenderà forma e consistenza.
Nella terza parte, meravigliose tavole dell’artista Antonio de Blasi, queste saranno la poesia nella poesia, l’anima descrittiva al pensiero del poeta. Una visione reale e non più onirica dell’immaginario.
Il tutto sarà un viaggio fuori e dentro l’anima dove ognuno di noi potrà sentirsi partecipe di emozioni e vibrazioni, dove ci sentiremo compagni di strade, di luoghi, di sensazioni., compagni di uno stesso tempo , viaggiatori d’umanità e spazi infiniti!

A cura di Marzia Carocci (critico recensionista letterario)