Marzia Carocci (Il salotto degli Autori)

Le “parole e la pietra”, nessun altro titolo sarebbe stato più adatto a tale silloge. Le parole, lievi, delicate, carezzevoli, speranzose, musicali. La pietra, dura come dura è la vita e i suoi ostacoli e drammi, dura come le vicissitudini che si aprono in cammini difficili e irti, dura come i ricordi che fanno male e che s’inchiodano in fondo al petto al solo pensiero. L’autore aprirà così uno spaccato di esistenza che tutto comprende nell’arco vitale dell’uomo.

Si parlerà di ricordi da condividere, si parlerà di un tempo che fu e si riporteranno in superficie reconditi momenti di un uomo che apre la sua anima e il suo forziere di vita.

Una lettura dove non si dimentica il debole, il disagiato, e si parlerà di vecchiaia:

Guardali, /ricurvi, dall’incerto passo/ attraversano i luminosi corridoi/ trascinano i lunghi anni/ nel ricordo di gioventù sfiorite.

Parole sull’essenza e importanza dell’amicizia:

l’amicizia con la sua ricchezza/sembra pur semplice/il fraseggiar ovvio/”siamo felici perché siamo amici”.

E parafrasando la pietra dura da scalfire, da spezzare, da levigare, si parlerà di guerra:

Dentro la divisa, la debolezza di ogni uomo/dentro la divisa le storie di notti insonni/dentro la divisa, umani disagi da lenire.

Fabio Clerici è un poeta attento che attraverso il suo pensiero, ci propone i quesiti di sempre: cosa è la vita? Di cosa è capace l’essere umano? Immergendosi nei suoi versi e ascoltando il nostro cuore, “udremo” le risposte, quelle stesse risposte che stanno dentro ad ognuno di noi. Parole e pietre che musicano fra le sue righe, le parole che si alternano a dolci ricordi e che risuonano a volte dure come macigni a ricordarci ciò che spesso dimentichiamo: l’esistenza dell’altro.